Dall’esperienza di Memorare del 2022 è nata la volontà di proporre un nuovo appuntamento spirituale e artistico nella Basilica di San Petronio a Bologna. Il prossimo lunedì 16 settembre, alle ore 20.30, Memorare ‘24. Danza e canto per la pace, tornerà a ricordare i fondamenti della nostra spiritualità. L’evento, promosso dalla Chiesa di Bologna su indicazione del cardinale Matteo Zuppi, dal Comune di Bologna e dal sindaco Matteo Lepore, dal Teatro Comunale di Bologna e dal sovrintendente Fulvio Macciardi, nasce da un’idea di Vittoria Cappelli, che ha realizzato il progetto artistico insieme a Valentina Bonelli e don Stefano Culiersi.
Una preparazione al Giubileo imminente, l’occasione di riconciliazione con Dio, con i fratelli e con la terra, che non possiamo disattendere. La risonanza è con l’appello di papa Francesco a essere “fratelli tutti”, in una cultura di pace, come il pontefice scrive nella sua enciclica sulla fraternità universale. Da Bologna, Memorare ‘24 lancerà l’invito del cardinale Matteo Zuppi a unirsi per dare speranza al mondo, nel segno della solidarietà. L’incontro della comunità che accoglierà l’appello vorrà essere un argine ai venti di guerra, antichi (ricordiamo tra le altre la strage di Monte Sole, Marzabotto–Bologna, nel 1944) e attuali, soprattutto i fronti aperti in Ucraina e in Palestina, che provocano e inquinano le nostre coscienze proponendo solamente vie di violenza.
I linguaggi artistici della danza, della musica, del canto, della parola, uniti nell’aspirazione a un’opera d’arte totale, torneranno ad abitare la Basilica di San Petronio sulla traccia di tre temi in forma di dittici: guerra (conflitto; lamento), transizione (preghiera; compassione), pace (riconciliazione; speranza). All’appello a partecipare a un evento unico hanno risposto artisti di fama internazionale: l’attore Gabriele Lavia, interprete dell’enciclica Fratelli tutti, e i danzatori Jacopo Tissi, Maia Makhateli, Sergio Bernal, Sasha Riva e Simone Repele con Yumi Aizawa, Estelle Bovay e Arianna Kob di CCN/Aterballetto. Ad accompagnarli dal vivo i professori d’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna.
Risuonante del canto della sua Cappella Musicale, diretta dal M° Michele Vannelli, la Basilica, fulgida di bellezza artistica e religiosa, non sarà semplicemente cornice, ma protagonista di Memorare ’24.
L’auspicio è un’esperienza che riesca ad unire, nell’incanto dell’arte, persone, sensibilità, appartenenze diverse, per ricordare a tutti di essere fratelli. Parteciparvi sarà un’occasione per contribuire alla pace in prima persona, esprimendo il proprio sostegno a un’iniziativa nata per toccare il cuore ma anche per lasciarvi un segno, aprendosi alla solidarietà attraverso un contributo libero alla Caritas bolognese, da destinarsi a progetti di accoglienza per i profughi ucraini a Bologna e per il soccorso delle popolazioni palestinesi attraverso la Custodia di Terra Santa.
L’ingresso è gratuito previa prenotazione sul canale Eventbrite e sul sito del Teatro Comunale di Bologna a partire dal 3 settembre: https://www.tcbo.it/
L’ispirazione del progetto
Il prossimo Giubileo è un’occasione da non perdere, per ricordare i fondamenti della nostra umanità.
Memorare ’24 ci invita alla speranza, oltre i conflitti e le preoccupazioni presenti. È questo un tempo da vivere diversamente, proponendo gesti e pensieri ispirati alla fraternità e non alla divisione.
Riecheggiano le parole di papa Francesco nell’enciclica Fratelli tutti, ispirazione di Memorare ’24, interpretata dall’attore Gabriele Lavia: Per decenni è sembrato che il mondo avesse imparato da tante guerre e fallimenti e si dirigesse lentamente verso varie forme di integrazione. Ma la storia sta dando segni di ritorno all’indietro. Questo ci ricorda che ogni generazione deve fare proprie le lotte e le conquiste delle generazioni precedenti e condurle a mete ancora più alte. Malgrado queste dense ombre, che non vanno ignorate. Dio infatti continua a seminare nell’umanità semi di bene. Invito alla speranza, che ci parla di una realtà che è radicata nel profondo dell’essere umano, indipendentemente dalle circostanze concrete e dai condizionamenti storici in cui vive.
Abbiamo chiesto alla Basilica di San Petronio non solo di ospitare l’evento ma anche di esserne protagonista con la presenza architettonica che la rende unica, dialogando con la danza, con la musica e con il suono della propria voce, ovvero la Cappella musicale arcivescovile di San Petronio.
I temi del progetto e la proposta artistica
Su indicazione del cardinale Matteo Zuppi il programma prende spunto dal contesto di conflitto di questo nostro tempo e si ispira al magistero di papa Francesco.
Attraverso i linguaggi artistici della danza, della musica, del canto, dalla Basilica di San Petronio desideriamo tracciare un cammino che ci porti alla riconciliazione e alla fraternità. Tale auspicio è sostenuto dal concorso di tanti soggetti patrocinanti, pubblici e privati, che si uniscono nel sostenere il progetto.
L’evento si apre e si chiude con le parole di papa Francesco tratte dalla sua enciclica Fratelli tutti sull’amicizia sociale, affidate all’attore Gabriele Lavia. L’intervento di apertura ci aiuta a leggere la situazione attuale di conflittualità diffusa e di smarrimento dei propositi di pace. La conclusione invece ripropone la dichiarazione di fraternità universale che papa Francesco ha sottoscritto con il grande Imam Ahmad Al-Tayyeb nel 2019.
I sei momenti coreografici, tutti accompagnati dai musicisti del Teatro Comunale di Bologna, si raccolgono intorno a tre dittici: guerra (conflitto; lamento), transizione(preghiera; compassione), pace (riconciliazione; speranza).