VIA DELLE MONDINE 6, 41012 CARPI (MO) ITALY

un disco pieno di fuochi da custodire che bruciano e illuminano
https://orcd.co/vascobrondi_unsegnodivita

Ad aprile parte da Livorno il tour nei club “Un segno di vita”

Sono già sold out le date di Livorno, Roncade, Bologna, Milano, Roma e Torino

atteso anche a Napoli, Cosenza, Senigallia e Perugia

 

Venerdì 15 marzo è uscito “Un segno di vita” per Carosello Records, il nuovo album di Vasco Brondi che segna il ritorno del cantautore a distanza di tre anni dal suo ultimo disco. Con “Un segno di vita” (https://orcd.co/vascobrondi_unsegnodivita) Vasco Brondi torna a scavare nel profondo, per avvicinarsi al nucleo di noi stessi, vedere cosa succede e condividerlo con gli altri.

Per accompagnare l’ascolto del disco, Vasco Brondi ha scritto il “Piccolo manuale di pop impopolare”, pubblicato con l’album nelle edizioni limitate di vinile e CD: un libro di avventure che ruotano attorno alla scrittura e alle registrazioni, tra viaggi, concerti, incontri, riflessioni. Un vero e proprio romanzo di formazione ma di un disco, un diario di bordo che raccoglie tutto quello che è esondato dalle canzoni.

 Scritto da Vasco Brondi, “Un segno di vita” è un disco figlio della volontà di raccontare la contemporaneità, senza mai dimenticare la scintilla di eternità che deve esserci in ogni cosa. Questo disco è popolato da persone, alberi, laghi e vulcani, tutti incontrati durante il corso delle sue sessioni di scrittura – Ci sono le città ma anche le montagne, le colline, la cascate, i laghi, il mare, le strade tortuose, i viali, le stelle e i fanali delle macchine – racconta il cantautore.

La novità di questo album si può scorgere a partire dalla musica e dalle produzioni che lo compongono, che segnano un nuovo tassello per quanto riguarda il percorso artistico del cantautore, sempre propenso ad evolvere e allargare i confini della sua musica. Vasco Brondi per questo nuovo viaggio musicale sceglie infatti dei compagni di viaggio d’eccezione: hanno contribuito alla ricerca del sound perfetto per questo disco produttori e musicisti del calibro di Federico Nardelli, Matteo Cantaluppi e Federico Dragogna, eccellenze nel panorama musicale contemporaneo.

Più del resto, in “Un segno di vita” si possono scorgere tanti fuochi, che possono distruggere o illuminare, bruciare o scaldare. Le canzoni che lo compongono sono fatte di ritornelli cantati forte, della vita di Vasco Brondi degli ultimi anni e degli incontri che sono stati tradotti in musica.

 Questo disco rappresenta per il cantautore l’inizio di un nuovo percorso rispetto a quello che lo ha condotto fino a qui – “una strada che non conosco, ma percorrendola la costruisco” – e da queste canzoni è nato un album che tocca sonorità e territori inesplorati. Nel diario di lavorazione conclude dicendo che approcciarsi alla scrittura di un nuovo disco “è ogni volta come togliere uno strato ulteriore e andare più nel profondo, avvicinarsi al nucleo incandescente della Terra e di noi stessi e vedere cosa succede, condividerlo con gli altri”.

In “Un segno di vita” il cantautore ha arricchito le canzoni di suoni e umori presi a diverse parti del mondo, nei brani che lo compongono si percepisce la contaminazione delle letture – diverse, da Roberto Bolaño a Pasolini, passando per Grazia Deledda e Amelia Rosselli –  e dei viaggi tra Val D’Aosta, Canarie e deserto che hanno scandito le diverse fasi di scrittura di questo disco.

L’album è stato anticipato da tre tracce: la title track “Un segno di vita”, una preghiera rumorosa dedicata al presente, fatta di strade sconosciute, ma in costruzione;  Illumina tutto” , un brano che vive di umanità ed empatia, il credo di chi parte con tutti i pronostici contro e un fuoco dentro che brucia, ma illumina tutto. Infine, “Fuoco dentro”, arricchito dalla straordinaria presenza di Nada in cui si dona voce alle persone che sopravvivono a tutto.

 «Questo disco è pieno di fuochi, fuochi di segnalazione di una vita di passaggio, incendi nei boschi e nei cuori, fuochi da custodire che bruciano e illuminano. Il fuoco che ci ha cambiati quando i nostri lontani antenati umani hanno in qualche modo imparato a gestirlo. Anche per l’antropologia è quello il momento in cui natura e cultura si confondono, dopo non è più possibile vederle separate. Il fuoco ha cambiato il nostro corpo, le nostre mascelle, i nostri denti, lo spazio nel nostro cranio, la forma delle nostre tane» racconta Vasco Brondi.

“Un segno di vita si apre con “Illumina tutto”, un credo forse strano che sottolinea il fatto che ognuno può avere un suo credo personale. È la storia di qualcuno che parte con tutti i pronostici contro, ma con un fuoco dentro che brucia e che illumina tutto, anche i tempi più bui. La tracklist prosegue con la title track “Un segno di vita, una preghiera rumorosa dedicata al presente, ambientata in un paesaggio di bombardamenti e città disastrate per il cambiamento climatico, dove cercare di scoprire i germogli che crescono a Hiroshima dopo la bomba atomica. L’ascolto conduce poi a “Meccanismi”, brano che fotografa l’attitudine di chi aziona i meccanismi del cuore – le leve che rendono tutto sopportabile – senza timore di mostrare l’intensità della sua voglia di vivere. Da qui si arriva a “Fuoco dentro, arricchito dalla straordinaria presenza di Nada in cui racconto e ritmo si uniscono in un incastro perfetto. In questo brano c’è la storia di una donna che sopravvive a tutto, protetta da quel fuoco dentro che brucia più di quello che divampa attorno, una canzone con immagini talmente nitide da sembrare un film. La tracklist prosegue con “Incendio”, un canto liberatorio che sarà il singolo che accompagna l’uscita del disco. Una canzone profonda e immediata allo stesso tempo. “Fuori città” – che si avvicina alle sonorità all’hip hop – è il racconto di una generazione più giovane di quella di Vasco, e porta dentro traccia di quel’ “apocalisse domestica” vissuta nel periodo del lockdown. Torna, come in “Illumina tutto”, il tema della vita al di là degli schermi e al di là delle città fatte da esseri umani per esseri umani in cerca di qualcosa di più reale e significativo. Arriva poi “Vista mare, canzone nata sull’oceano su un’isola dove Vasco vive una parte dell’anno: scritta sul mare e registrata in alta montagna nel rifugio dell’amico scrittore Paolo Cognetti in Val D’Aosta dove, ricostruendo uno studio mobile a 2500 metri d’altezza, sono state registrate quasi la metà delle canzoni del disco. “Notti luminose” è una canzone in cui l’intimo e l’universale si toccano, una canzone d’amore e di amicizia ma ambientata nel mondo contemporaneo con le sue contraddizioni, l’amore e la guerra, le strade pericolose e le città silenziose. Il contesto storico, sociale e pubblico è sempre presente in queste canzoni anche quando sembrava entrare più nel privato. “Va’ dove ti esplode il cuore” è una canzone ambientata nella provincia sonica degli anni novanta dove nell’aria si sentiva sempre qualche chitarra elettrica, qualche amplificatore tirato all’inverosimile che fischiava, qualcuno che gridava strane parole d’amore. L’album si chiude con “La stagione buona”, una canzone che inizia con dati sull’immigrazione come fosse un telegiornale e poi si conclude con una melodia dolce e un’atmosfera distorta ad accompagnare le parole con cui il cantautore conclude questo viaggio musicale: «Dammi il coraggio di sorridere di un sogno se non si può esaudire».

 “Un segno di vita” è disponibile in presave (https://orcd.co/vascobrondi_unsegnodivita) sia in formato digitale che in quattro formati fisici, tra cui due edizioni limitate che includono il libro “Piccolo manuale di pop impopolare” : CD, vinile, CD con libro, vinile con libro.

Vasco Brondi presenterà il suo nuovo album “Un segno di vita” in occasione di un instore tour che partirà da Milano dove il cantautore dialogherà con Carlotta Sanzogni presso Feltrinelli Piazza Piemonte (15 marzo ore 18.30) e proseguirà a Roma con Sandro Veronesi alla Feltrinelli Via Appia Nuova (16 marzo ore 18.00), Firenze con Simona Baldanzi alla Feltrinelli Piazza della Repubblica (17 marzo ore 16.30), Torino con Max Casacci presso il Circolo dei Lettori (18 marzo ore 21.00), Bologna con Lodo Guenzi presso la Galleria Acquaderni (19 marzo ore 18.00), Verona con Nicolò Vincenzi alla Feltrinelli Via IV Spade (20 marzo ore 18.30) e infine a Ferrara con Martino Gozzi presso la Sala Estense (21 marzo ore 19.00).

Con otto date già sold out, Vasco Brondi questa primavera sarà in tour nei club con  “Un segno di vita”: il cantautore è infatti atteso 5 aprile a Livorno (The Cage – SOLD OUT), l’11 aprile a Roncade (New Age – SOLD OUT), il 12 aprile a Bologna (Estragon – SOLD OUT), il 14 aprile a Milano (Magazzini Generali – SOLD OUT), il 16 e il 17 aprile a Roma (Largo Venue – SOLD OUT), il 18 aprile a Napoli (Duel Club), il 19 aprile a Cosenza (Unical), il 24 aprile a Senigallia (Mamamia), il 26 aprile a Perugia (Urban), il 4 maggio a Bologna per una seconda data (Estragon), il 7 maggio a Torino (Hiroshima – SOLD OUT) e, infine, l’8 maggio (SOLD OUT) e il 9 maggio a Milano (Magazzini Generali).