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Enrico Pieranunzi

Enrico Pieranunzi

Unlimited – Piano Solo

Pieranunzi in piano solo è un’avventura musicale da seguire nota dopo nota. Si passa da una canzone di Gershwin a Scarlatti, da un blues a un proprio brano che racconta una storia tutta sua.
La sua musica, è stato scritto, “dà voce al desiderio di superamento del confine interpretativo” ed egli “si prende la libertà di interpretare se stesso”. Classe, eleganza, immaginazione sono gli ingredienti di un’esperienza sonora che riesce a catturare appassionati e non di ogni genere musicale.
Un mondo musicale intenso e personalissimo quello di Pieranunzi, che da tempo si è giustamente guadagnato apprezzamento e reputazione in tutto il mondo.

Enrico Pieranunzi Trio

ENRICO PIERANUNZI pianoforte
LUCA BULGARELLI contrabbasso
MAURO BEGGIO batteria

 

Federico Fellini (1920 – 1993) ci ha lasciato capolavori cinematografici come I vitelloni, La Strada, La Dolce Vita e tanti altri, le cui colonne sonore sono ormai lontane nel tempo e nella memoria. Realizzando nel 2003 per la Camjazz l’album FelliniJazz, Enrico Pieranunzi dava nuova luce alle splendide musiche composte da Nino Rota per quei film.
Nel 2013, per ricordare il geniale regista riminese a vent’anni dalla sua scomparsa, FelliniJazz, all’epoca salutato come un evento straordinario, verrà ridato alle stampe dalla Camjazz in doppio vinile. Per la gioia degli appassionati di quei film e per i fans di Pieranunzi, la pubblicazione sarà impreziosita da alcune “tracks” per piano solo, che il pianista italiano ha registrato appositamente per l’occasione.
I brani presenti in Fellinijazz saranno proposti al pubblico dal trio italiano di Pieranunzi, comprendente Luca Bulgarelli al contrabbasso e Mauro Beggio alla batteria.
Programma: I vitelloni (Rota) – Il bidone (Rota) – La città delle donne (Bacalov) – Amarcord (Rota) – Cabiria’s Dream (Pieranunzi) – La dolce vita (Rota) – La strada (Rota) – Le notti di Cabiria (Rota) – Fellini’s Waltz (Pieranunzi)

My Songbook

featuring
Simona Severini

con
Enrico Pieranunzi, pianoforte
Simona Severini, voce
Luca Bulgarelli, contrabbasso
Nicola Angelucci, batteria

“My songbook” è la nuova avventura artistica di un musicista tra i più eclettici dell’universo musicale contemporaneo. Capace di spaziare da straordinarie performance jazzistiche a originali contaminazioni tra classica e jazz, Enrico Pieranunzi si propone qui nella nuova sorprendente veste di songwriter, mostrando un lato meno noto ma ugualmente emozionante della sua attività artistica. La storia di “My songbook” contiene a sua volta molte storie. Quella per esempio dell’eccezionale esperienza artistica vissuta da Pieranunzi a fianco di Chet Baker, da cui scaturirono “Soft journey” e “Fairy flowers”, i primi suoi brani strumentali su cui fu messo un testo. O quella del suo appassionato e appassionante rapporto con la poesia, ben rappresentato da “Reasons why” e “Premier moment” da lui musicati rispettivamente su testo inglese di Langston Hughes e su testo francese della grandissima poetessa Jacqueline Risset. Ma la storia più importante in “My songbook” è sicuramente l’incontro tra lesongs con parole di Pieranunzi e la voce della giovane supertalentuosa Simona Severini. Una collaborazione di rara empatia la loro che, iniziata nel 2012 in occasione del tributo discografico a Lucio Dalla, si è poi sviluppata attraverso concerti in Italia e Francia, per giungere con “My songbook” al suo splendido coronamento. Grazie anche alla presenza di un gruppo di giovani musicisti tra i più rappresentativi del migliore jazz italiano, quali Luca Bulgarelli al contrabbasso e Nicola Angelucci alla batteria, “My songbook” si propone come un percorso sonoro di grande intensità, un susseguirsi di brani all’insegna dell’eleganza e di un raffinato gusto narrativo. Brani da assaporare uno per uno, nota per nota, parola per parola.
My Songbook è uscito a ottobre 2015 per l’etichetta Jando Records.

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Bio

Blues, barocco e molto altro, un’attività eclettica in cui pianismo, composizione e arrangiamento sono inscindibilmente intrecciati e che spesso l’ha visto impegnato anche come autore nella musica per film e teatro. Questo il mondo musicale senza confini di Enrico Pieranunzi, musicista tra i più versatili della scena musicale europea, nella cui particolarissima avventura sonora jazz e classica convivono fin dall’inizio uno a fianco all’altra. Troviamo così nella sua ricchissima discografia (più di 80 cd) collaborazioni prestigiose con luminari del jazz come Chet Baker, Paul Motian, Charlie Haden, Marc Johnson e Joey Baron, ma anche un cd in duo con Bruno Canino (Americas) e lavori incentrati su Scarlatti, Bach, Haendel, Martinu, Gershwin (quest’ultimo in trio con suo fratello Gabriele al violino e con Ganriele Mirabassi al clarinetto).
È l’unico musicista italiano ad aver suonato e registrato più volte a suo nome nello storico “Village Vanguard” di New York e, tra i numerosi riconoscimenti nazionali e internazionali per la sua attività musicale vanno ricordati il “Django d’Or” francese (1997) come miglior musicista europeo, l’Echo Award 2014 in Germania come “Best International Piano Player” e il premio “Una vita per il jazz” assegnatogli nello stesso anno dalla rivista Musica Jazz.
Parecchie sue composizioni sono diventate veri e propri standard suonati e registrati da musicisti di tutto il mondo e sono state pubblicate nei prestigiosi “New Real Book” statunitensi. Tra queste “Night Bird”, “Don’t forget the poet”, “Les Amants”, “Fellini’s Waltz”, “Je ne sais quoi”, “Trasnoche”, “Coralie”.
Il suo originale linguaggio musicale è stato oggetto di numerose tesi di laurea o di dottorato, in Italia e all’estero. È stato scritto di lui: “Enrico Pieranunzi immette nuova linfa nel jazz contemporaneo”
(Ray Spencer, Jazz Journal) “Il più lirico e fantasioso tra i pianisti di oggi”
(All about jazz) “Tra i migliori pianisti del mondo”
(The Wall Street Journal)