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Compagnie Maguy Marin

Compagnie Maguy Marin

Box 1

Besides the exploration of a new operatic expression in the chamber opera, our repertoire is focused on the contemporary opera and its influence on the modern art. Discover the best performers and plays.

Box 2

Besides the exploration of a new operatic expression in the chamber opera, our repertoire is focused on the contemporary opera and its influence on the modern art. Discover the best performers and plays.

Box 3

Besides the exploration of a new operatic expression in the chamber opera, our repertoire is focused on the contemporary opera and its influence on the modern art. Discover the best performers and plays.

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MAY B

Creato il 4 novembre 1981 al Teatro Municipale d’Angers

Coreografia Maguy Marin
Musiche di Franz Schubert, Gilles de Binche, Gavin Bryars
Costumi Louise Marin
Luci Pierre Colomer

(…) Maguy Marin è dotata del senso della fantasia e del gusto dell’assurdo; attraverso gli scritti di Samuel Beckett trova un obiettivo ideale per meditare sulle assurdità della vita. Come lui, lavora su degli archetipi – gli stessi -, e offrendoci delle immagini universali fa in modo che la condizione umana appaia molto specifica.
I 10 danzatori sulla scena costituiscono un amalgama di personaggi di Beckett – i loro visi sono coperti da una coltre di gesso grigio che s’invola in seguito ai movimenti. Vestiti dei loro pigiami che poco si addicono, essi camminano, solitari e isolati, all’unisono, con dei gesti notevolmente precisi, verso la loro scoperta. Ben presto è il sesso che essi scoprono in una sequenza di movimenti febbrili e convulsi; più tardi, li osserviamo svelare una gamma crescente di emozioni – ostilità, paura e tenerezza. (….)
Anna Kisselgoff, New York Times

Questo lavoro sull’opera di Samuel Beckett, in cui gestualità e atmosfera teatrale sono in contraddizione con le prestazioni fisiche ed estetiche del danzatore, è stata per noi l’inizio di una lettura segreta dei nostri gesti più intimi, più reconditi, più sconosciuti. Si trattava di riuscire a svelare questi gesti minuscoli o grandiosi, di moltitudini di vite appena percettibili, banali, dove l’attesa e l’”immobilità non immobile” lasciano un vuoto, un nulla immenso, spiaggia di silenzi colma di tentennamenti.
Quando i personaggi di Beckett non aspirano ad altro che all’immobilità, non possono fare a meno di muoversi e, poco o tanto che sia, si muovono.
In questo lavoro, a priori teatrale, l’interesse per noi è stato sviluppare non il verbo o la parola, bensì il gesto nella sua forma scomposta, cercando così il punto d’incontro tra la stretta gestualità teatrale da un lato, e, dall’altro, la danza e il linguaggio coreografico.
Maguy Marin

Bio

Maguy Marin nasce a Tolosa e nel 1972 approda a Mudra, scuola e residenza coreografica creata da Maurice Béjart. Prende parte alla formazione del gruppo Chandra, interno alla scuola e diretto da Micha van Hoecke. Fino al 1977 fa parte dell’ensemble di Maurice Béjart, interpretando le coreografie di repertorio e le nuove creazioni e partecipando, già in veste di coreografa, alla creazione di Yu-Ku-Ri nel 1976. È nel 1984 che fonda la “Compagnie Maguy Marin”.
Maguy Marin è la maggior rappresentante della ‘nuova danza francese’ e ha creato capolavori indimenticabili a partire da May B (1981). Nel 1998 è stata nominata, in Francia, Cavaliere dell’Ordine delle Arti e della Letteratura. Nel 2003 riceve l’American Dance Festival Award e nel 2008 il Bessie Award per Umwelt. Nel giugno 2016 riceve il Leone d’Oro alla carriera alla Biennale Danza di Venezia. Nel suo complesso, la produzione creativa di Maguy Marin potrebbe essere raccolta sotto il titolo “la condizione umana”: da May B alle opere più recenti ha dato vita a personaggi che mettono in risalto l’anima grottesca intrinsecamente legata all’essenza del genere umano. Il risultato è potente, ironico ma anche feroce.