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Ballet de l’Opéra Grand Avignon

Ballet de l'Opéra Grand Avignon

L’Oiseau de feu – Boléro

Direttore artistico Emilio Calcagno

L’Uccello di Fuoco
per 14 danzatori

coreografia Edouard Hue Musica Igor Stravinsky
Costumi Sigolène Pétey realizzati dall’Atelier costumi de l’Opèra Grand Avignon  Luci Arnaud Viala
Assistente al coreografo Rafaël Sauzet

 

Boléro
per 12 danzatori

coreografia Hervé Koubi Musica Maurice Ravel
Costumi Guillume Gabriel realizzati dall’Atelier costumi de l’Opèra Grand Avignon  Musica elettronica : Maxime Bodson e Guillaume Gabriel
Arrangiamento musicale : Guillaume Gabriel
Assistenti al coreografo : Morgane Rabadan, Fayçal Hamlat

Direzione artistica  Emilio Calcagno
Maîtresse de ballet  Brigitte Prato
Régisseur du ballet  Michele Soro

 

A proposito di: L’Uccello di Fuoco

L’Uccello di Fuoco è uno dei grandi balletti presentanti all’Opéra de Paris da Les Ballet Russes con musica commissionata a Igor Stravinsky . Questa versione porta il coreografo Edouard Hue ad esplorare un nuovo orizzonte coreografico. Hue utilizza la sua potente e singolare gestualità adattando quest’opera celebre in sintonia con il nostro tempo. Esplora ogni tableau con la luminosità che gli è abituale costruendo una coreografia grafica ed intensa che riflette lo stile animale che lo caratterizza . La gestualità di Edouard Hue nasce da ricerche basate sulla trasformazione corporale che portano gli interpreti ad esprimere al massimo la loro potenza e virtuosità .Avvalendosi della trama del balletto Hue vuole creare un’opera contemporanea e narrativa dalle forti emozioni.

A proposito di: Boléro

Monumento musicale e coreografico, il Boléro di Maurice Ravel porta i tempi al centro del lavoro sviluppando una “melodia avvoltolata instancabilmente su se stessa , simbolo femminile” alla quale “ si oppone il ritmo maschile che , aumentando di volume e d’intensità, finisce per risucchiarla.*
Vorrei tendere un arco sensibile tra gli esseri umani, portare la struttura di un Boléro che contrappone, frammenta , mette in tensione verso un incontro al di là dei generi. Coltivare ciò che ci avvicina. Immaginare la spirale ascendente musicale come elemento motore dell’energia portata da una danza che unisce. Un Boléro che suona come un inno all’incontro attraverso la danza.
Hervé Koubi
*Philippe Le Moal

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Bio

La compagnia
Il Ballet de l’Opéra Grand Avignon, la cui direzione artistica è affidata ad Emilio Calcagno, ha un organico complessivo di 12 danzatori/danzatrici integrati da 2 apprendisti .
Dalla sua nomina avvenuta nel 2021, la linea artistica del nuovo direttore ha aperto
alla danza contemporanea . Dalla stagione 2021_2022 Carolyn Carlson, Pontus Lindberg, Kaori Ito, Martin Harriague hanno creato nuovi lavori arricchendo così il repertorio con nuove scritture coreografiche. I danzatori sono permanenti e questo permette nel corso della stagione di poter svolgere attività di promozione volta alla crescita del pubblico, e molteplici interventi in collaborazione con il Pôle d’Intervention Chorégraphique.
Il Ballet è regolarmente invitato al Festival Chorégies d’Orange nonché nei diversi teatri regionali, nazionali ed internazionali. La stagione 2022-23 ha segnato la commissione di nuove creazioni tra le quali la serata Uccello di Fuoco e Bolero a firma di Edouard Hué ed Hervé Koubi. Dopo Storm creato nel 2022 , D’un matin de printemps è la seconda creazione di Emilio Calcagno per la compagnia

Emilio Calcagno
Emilio Calcagno è un battitore libero nel panorama della danza contemporanea, ed è direttore della danza all’Opéra Grand Avignon dal settembre 2021. D’origine siciliana , arriva in Francia nel 1989 al Centre International Rosella Hightower ed a seguire al Centre national de danse contemporaine d’Angers con la direzione di Joëlle Bouvier e Régis Obadia.Nel 1995 entra a far parte del Ballet Preljocaj con il quale danza nei teatri più prestigiosi. Sarà poi incaricato della responsabilità dei progetti pedagogici e dei progetti europei della compagnia. Alle prime creazioni che si inseriscono ai confini della danza e dell’universo dei fumetti, seguono lavori a forte impatto cinematografico: una dimensione con la quale la sua gestualità contemporanea dialoga costantemente. Affascinato dal fantastico e dal mondo dell’infanzia ama proporre delle vere e proprie immersioni nell’universo delle favole tra le quali Pelle d’Asino, Les petites histoires de… che si ispira al film di Tim Burton e Pinocchio nel 2021.
Dalle creazioni di Catania e Isola, Emilio Calcagno esplora i paesi del Mediterraneo in un incessante andare e venire tra la Francia, il paese che lo ha accolto, e la Sicilia , sua terra natale. Guidato dal suo senso all’ascolto e dalla sua sensibilità, intreccia i corpi e la terra secondo domande che siano esse geografiche, disciplinari, psicologiche o culturali. I giochi di potere che mette in evidenza fanno emergere nuovi territori comuni che incitano a guardare al di là delle frontiere.